Metodi e prodotti per preservare la salute del cavo orale quando non sei a casa
La vita moderna sembra non concedere mai un attimo di pausa. Essere troppo impegnati oppure via da casa, che sia per lavoro o nel tempo libero, non è però una buona scusa per trascurare la routine quotidiana di igiene orale. Ci sono vari prodotti che semplificano l’igiene orale quando sei in viaggio o hai poco tempo:
Un filo interdentale in confezione compatta. Durante un’escursione o una vacanza in campeggio oppure quando vuoi viaggiare leggero, il filo interdentale occupa molto meno spazio dello spazzolino elettrico.
Tutti possono usare il filo interdentale morbido. Questo tipo di filo interdentale scorre facilmente fra dente e dente ed è facile e veloce da usare.
Gli spazzolini interdentali con setole in nylon sono abbastanza piccoli da passare fra un dente e l’altro e permettono di spazzolare e usare il filo interdentale sulle superfici fra i denti.
Un piccolo spazzolino da viaggio pieghevole. Lo spazzolino rimane pulito e occupa meno spazio prezioso.
Non dimenticare: Se hai intenzione di viaggiare a lungo e soprattutto se andrai all’estero o in aree remote, assicurati di prenotare un controllo con il tuo dentista prima di partire. Essere sorpresi da un problema ai denti improvviso quando non è possibile accedere a un’assistenza dentistica affidabile non è di certo una bella esperienza. Una visita dal dentista non scongiura tutti i problemi, ma se ti prepari al meglio prima di partire puoi ridurre i rischi.
Che cosa devo fare in caso di un’emergenza dentale?
Che cosa devo fare se si rompe l’apparecchio?
Se tu o tuo figlio portate l’apparecchio, controlla regolarmente i fili. Se il filo si rompe oppure sporge e sfrega contro la guancia o la gengiva, prova a spingerlo di nuovo in una posizione più confortevole utilizzando l’estremità con la gomma di una matita. Se questo tentativo non funziona, copri il filo che sporge con un pezzo di garza o un batuffolo di cotone (oppure con la cera ortodontica, se ne hai) e poi fissa un appuntamento con il tuo ortodontista quanto prima possibile. Non tagliare il filo che sporge in quanto c’è la possibilità che questo venga ingerito o inalato da te o da tuo figlio.
Che cosa devo fare se perdo un’otturazione?
Se perdi un’otturazione, prova a tappare il foro con un pezzetto di cera ortodontica oppure con il cemento ortodontico. Prenota comunque un appuntamento dal dentista quanto prima possibile e porta con te l’otturazione, se riesci a trovarla.
Che cosa devo fare se perdo una corona?
Se hai ancora la corona, puoi provare a reinserirla sul dente usando cemento ortodontico, dentifricio oppure adesivo per dentiera per tenerla in posizione fino a quando non riesci ad andare dal dentista. Non provare mai a riparare un dente danneggiato, un’otturazione, una corona o un altro impianto dentale con l’attaccatutto. Questo è un compito per il tuo dentista.
Quali sono i tipi di intervento chirurgico alle gengive?
Ci sono vari tipi di intervento chirurgico alle gengive che il tuo dentista potrebbe consigliarti in caso di parodontite (nota anche come periodontite). La parodontite è spesso causata dall’accumulo di batteri nella bocca. Tale accumulo determina un eccesso di placca tale che l’organismo non riesce a combattere l’infezione. Tuttavia, ci sono alcuni fattori, compresi farmaci e malattie croniche, che possono rendere un individuo più soggetto alla parodontite, anche se questi segue una buona routine di igiene orale.
Se hai sviluppato una parodontite talmente grave da avere bisogno di un intervento chirurgico, è possibile che il tuo dentista ti prospetti alcuni di questi interventi chirurgici alle gengive per trattare il tuo problema:
Riduzione della tasca (noto anche come intervento chirurgico a lembo gengivale): durante questo intervento, il chirurgo piega all’indietro le gengive e rimuove i batteri. Il parodontista (lo specialista delle gengive) fissa il tessuto delle gengive ai denti invece lasciarle ricrescere naturalmente.
Rigenerazione: durante questo intervento, il parodontista piega all’indietro le gengive e rimuove i batteri che causano la malattia. A questo punto, inserisce degli innesti ossei, delle membrane oppure delle proteine che stimolano i tessuti (o una combinazione di queste tre opzioni) per incoraggiare la rigenerazione dei tessuti gengivali in modo che questi tornino ad aderire ai denti.
Allungamento della corona: durante questo intervento, il parodontista rimuove una crescita eccessiva del tessuto gengivale in modo che i denti sembrino più lunghi. Questo intervento viene usato a scopo estetico oltre che per trattare la parodontite.
Innesto di tessuto molle: durante questo intervento, il parodontista preleva un campione di tessuto da un altro punto della bocca o lo fissa alle gengive in modo da sostituire il tessuto gengivale che si è ritirato o è stato rimosso a causa della parodontite. Dal momento che copre l’area quando la radice comincia a essere esposta e migliora la presentazione dei denti, questo intervento viene usato spesso a scopo estetico oltre che per trattare la parodontite.
Che cosa posso aspettarmi dall’intervento chirurgico alle gengive?
Se un esame attento da parte del tuo dentista determina che hai bisogno di un intervento chirurgico alle gengive, dovrai probabilmente consultare un parodontista, ossia uno specialista nel trattamento della parodontite. Esistono vari tipi di intervento chirurgico alle gengive. Per trattare la parodontite, si ricorre spesso all’intervento chirurgico a lembo gengivale. Ecco che cosa puoi aspettarti se ti viene detto di sottoporti a un intervento chirurgico a lembo gengivale:
Prima dell’intervento chirurgico: Prima di qualsiasi intervento chirurgico alle gengive, ti viene somministrato un anestetico locale per addormentare l’area. Inoltre, il parodontista (oppure l’igienista dentale) pulisce i denti. È possibile che il parodontista ti chieda se assumi farmaci e se hai problemi di salute cronici che possono avere un impatto sull’intervento chirurgico.
Durante l’intervento chirurgico: Il chirurgo piega all’indietro la gengiva in modo da formare un lembo che gli permetta di accedere al tessuto al di sotto della gengiva. Il tessuto infetto al di sotto e fra i denti viene rimosso e il chirurgo procede poi con la pulizia sottogengivale e la levigatura radicolare in modo da rimuovere la placca e i batteri sotto il bordo gengivale. La pulizia sottogengivale e la levigatura radicolare rimuovono anche i punti più ruvidi sulle radici dei denti che potrebbero promuovere la recidiva della parodontite.
Dopo l’intervento chirurgico: Il chirurgo rimette le gengive in posizione usando dei punti di sutura. Questi punti di sutura possono essere riassorbibili oppure è possibile che verranno rimossi durante la visita di controllo che avrà luogo 7-10 giorni dopo l’intervento chirurgico. Inoltre, il chirurgo può anche usare sull’area interessata una speciale medicazione chirurgica che si chiama medicazione parodontale. Dopo l’intervento chirurgico alle gengive è possibile che si presentino sanguinamento e gonfiore. Contatta immediatamente il tuo parodontista se riscontri qualsiasi problema. Dopo l’intervento chirurgico, la maggior parte delle persone accusa un dolore da lieve a moderato che è gestibile con antidolorifici da banco. Se riscontri un gonfiore moderato, prova ad applicare un impacco di ghiaccio sulla zona. Se il tuo parodontista ti consiglia di assumere antibiotici, segui con cura le sue indicazioni.
Come funzionano i raggi X ai denti?
Quando è necessario sottoporsi ai raggi X ai denti?
I raggi X ai denti dipendono dal tuo stato specifico di salute orale. Alle persone soggette a carie si consiglia di sottoporsi ai raggi X ai denti una volta all’anno allo scopo di identificare i punti deboli e trattarli prima che la carie progredisca.
Ci sono varie altre situazioni che possono richiedere i raggi X ai denti:
Se passi a un nuovo dentista, questi può decidere di sottoporti ai raggi X allo scopo di familiarizzarsi con i tuoi denti e con qualsiasi problema che tu possa avere.
Inoltre, il nuovo dentista può chiedere al tuo vecchio dentista di inoltrare i raggi X precedenti per avere una cronologia completa della tua salute orale.
I bambini e gli adolescenti potrebbero aver bisogno di raggi X più spesso rispetto agli adulti dal momento che, nel loro caso, i denti e le mascelle non sono ancora completamente sviluppati. Inoltre, il tuo dentista può sottoporti ai raggi X prima di un intervento come la devitalizzazione o l’estrazione.
Qual è la procedura per i raggi X ai denti?
Quando i raggi X passano attraverso la bocca, i denti e le ossa assorbono più raggi X rispetto alle gengive e ai tessuti molli e quindi i denti appaiono di un colore più chiaro sull’immagine finale dei raggi X (ossia, la radiografia).
Le aree affette da carie e infezioni presentano un colore più scuro perché non assorbono i raggi X nello stesso modo.
I dentisti possono usare le informazioni ricavate dai raggi X per identificare infezioni, ascessi e addirittura piccole cisti e tumori. Inoltre, sono in grado di identificare anomalie nello sviluppo, come ad esempio i denti del giudizio impattati.
L’aspetto di otturazioni e corone nei raggi X varia a seconda del materiale in cui sono realizzate. Alcune sono scure mentre altre sono chiare. A prescindere dal tipo di restauro o impianto dentale che hai, il tuo dentista è in grado di usare i raggi X per identificare qualsiasi area che richiede un intervento o una regolazione.
Cause del mal di denti
Il mal di denti può avere molte cause, dalla parodontite al digrignamento delle mascelle. Inoltre, può essere causato anche dalla sensibilità della radice del dente.
La radice del dente comprende i due terzi inferiori del dente e, in genere, è contenuta nell’osso della mascella. Quando si sviluppa la parodontite, i batteri che causano la malattia possono addirittura dissolvere l’osso attorno alla radice del dente. La combinazione di dissoluzione dell’osso e gengiva che si ritira fa sì che la radice dentale sia più esposta. Senza la protezione di gengive e ossa sane, la radice diventa spesso sensibile al caldo e al freddo e agli alimenti aspri. In alcuni casi, la sensibilità è tale da spingerti addirittura a evitare gli alimenti molto caldi, molto freddi o particolarmente aspri.
Se l’esposizione della radice non è particolarmente grave, prov0a a usare un dentifricio speciale che contenga fluoro e altri minerali e sia formulato appositamente per i denti sensibili. Il fluoro e gli altri minerali contribuiscono a rafforzare la radice esposta e la rendono meno sensibile.
Sintomi del mal di denti
Probabilmente sai già che cosa significa avere il mal di denti, a prescindere che la causa sia un dente che balla, un dente del giudizio impattato oppure la sensibilità quando gusti un cornetto gelato oppure una patatina appena sfornata. Il mal di denti, però, può essere anche un primo segno di carie. Se ti accorgi di avere un dolore costante a un dente per più di un giorno o due, consulta il tuo dentista. È possibile, infatti, che tu abbia bisogno di un intervento odontoiatrico. La carie può causare dolore anche nei bambini e quindi valgono le stesse regole. Se tuo figlio accusa un mal di denti costante, anticipa il prossimo appuntamento dal dentista quanto prima possibile. Rivolgiti immediatamente al dentista anche se il tuo mal di denti (o quello di tuo figlio) è accompagnato da febbre oppure se hai difficoltà a respirare o a deglutire.
Come trattare il mal di denti
Il modo migliore per gestire la sensibilità dei denti e prevenire la parodontite è un programma costante di igiene orale che preveda la pulizia dei denti due volte al giorno. Prova uno spazzolino con le setole morbide che non irriti le gengive, un fattore che aumenta il rischio di esposizione della radice e sensibilità. Inoltre, ci sono anche alcuni accorgimenti che puoi seguire per alleviare il mal di denti fino all’appuntamento con il dentista.
Usa con attenzione il filo interdentale per rimuovere tutti i residui di cibo incastrati fra un dente e l’altro oppure nel bordo gengivale che possono causare dolore. Se è tuo figlio ad avere mal di denti, aiutalo a usare il filo interdentale nella maniera adeguata.
Risciacqua con attenzione la bocca utilizzando acqua calda e poi sputa. Anche questo accorgimento può aiutarti a rimuovere residui di cibo che possono causare dolore.
Prova anche ad assumere antidolorifici da banco.
Come faccio a smettere di digrignare i denti?
Quando si digrignano i denti per molto tempo (un fenomeno che si chiama bruxismo), è possibile che lo smalto dei denti si usuri al punto tale da avere bisogno di corone oppure di altri interventi di riparazione dentale. Il tuo bruxismo potrebbe non essere abbastanza grave da causare l’usura dei denti, ma lavare i denti e usare il filo interdentale tutti i giorni ti aiutano comunque a ridurre il rischio di complicazioni.
1. Quali sono gli indizi del bruxismo?
Mascella dolente
Mal di testa
Mal di orecchie
2. Quali sono le cause possibili del bruxismo?
Il bruxismo è spesso associato all’ansia, allo stress e a una personalità competitiva negli adulti, soprattutto se ha luogo di notte. Inoltre, può verificarsi anche come complicazione di un altro problema medico oppure come effetto collaterale di alcuni farmaci psichiatrici (soprattutto gli antidepressivi).
3. Come si può trattare il bruxismo?
Allo scopo di gestire il bruxismo, prova a ridurre lo stress nella tua vita (più facile a dirsi che a farsi!) e chiedi al tuo dentista un bite da indossare di notte per evitare di danneggiare i denti. Puoi comprare un bite da banco presso i negozi di articoli sportivi o le farmacie, ma questo potrebbe non offrirti l’aderenza giusta ed è più probabile che si sposti durante la notte. Se consigliato dal tuo dentista, prova un bite personalizzato su misura per i tuoi denti. Che tu indossi un bite di notte oppure no, è importante prestare attenzione a una buona igiene orale con pulizia dei denti e uso del filo interdentale tutti i giorni per ridurre il rischio di complicazioni dovute al bruxismo. Se porti il bite, lavati i denti e usa il filo interdentale prima di inserire il bite per la notte.
Ovviamente, non dimenticare anche di andare regolarmente dal dentista per verificare se i tuoi denti presentano segni di usura.
Quali sono i sintomi di un ascesso dentale e come trattarli?
Un ascesso dentale è una lesione piena di pus alla radice del dente ed è causato da un’infezione. Il primo segno è in genere un mal di denti pulsante che non va via.
Sintomi
Un mal di denti che va oltre un dolore da lieve a moderato e diventa grave e pulsante può essere un segno di ascesso dentale.
In principio, il dente sarà probabilmente sensibile quando addenti e mastichi gli alimenti, oltre che al freddo e al caldo. È anche possibile che tu abbia febbre, linfonodi ingrossati nella mascella o nel collo oppure gonfiore al viso.
Ti accorgerai se l’ascesso si è rotto dalle secrezioni dal sapore spiacevole in bocca.
Trattamento
Sebbene sia possibile che il dolore diminuisca se l’ascesso si rompe, devi comunque farti trattare da un dentista per rimuovere l’infezione, salvare il dente ed evitare complicazioni. Se l’ascesso non si rompe, l’infezione può diffondersi ad altre parti dell’organismo. Questo problema non va ignorato.
Il trattamento prevederà probabilmente il drenaggio dell’ascesso, se questo non si è rotto.
Inoltre, il tuo dentista può consigliarti anche di prendere antidolorifici da banco, risciacquare la bocca con acqua calda salata e seguire una cura di antibiotici. Gli ascessi gravi possono richiedere una devitalizzazione per rimuovere il tessuto infetto e i casi più seri possono comportare l’estrazione del dente.
L’ascesso dentale può cominciare come carie non curata e quindi il modo migliore per prevenire questo problema è prevenire innanzitutto le carie con una routine costante di igiene orale che preveda la pulizia dei denti due volte al giorno e l’uso del filo interdentale una volta al giorno. Anche gli appuntamenti regolari dal dentista sono importanti, soprattutto se hai già avuto un ascesso: in questo modo, infatti, il dentista può verificare che l’infezione sia effettivamente guarita.
Che cosa è importante sapere sui disturbi temporomandibolari (DTM)
L’articolazione temporomandibolare (ATM) è un’articolazione a cerniera che connette la mandibola all’osso temporale sul cranio e ne controlla il movimento laterale e verso l’alto e il basso. I problemi relativi alla mandibola, all’articolazione mandibolare e ai muscoli circostanti sono noti come disturbi temporomandibolari (DTM) o disturbi dell’ATM.
Quali sono i sintomi dei disturbi temporomandibolari (DTM)?
Il dolore è il sintomo più comune dei DTM. Tuttavia, alcuni individui non avvertono dolore ma riscontrano piuttosto problemi nell’uso delle mascelle. I sintomi specifici comprendono:
Dolore al volto
Dolore all’articolazione mandibolare e alle aree circostanti, compreso l’orecchio
Dolore alla schiena
Impossibilità ad aprire la bocca in maniera confortevole
Articolazione mandibolare che scatta, schiocca o stride
Blocco della mandibola quando si prova ad aprire la bocca
Mal di testa
Un’occlusione che non è confortevole oppure sembra essere “sbagliata”
Gonfiore sul lato del viso, sul collo o sulla spalla
Altri sintomi possono comprendere ronzio nelle orecchie, calo dell’udito, vertigini e problemi alla vista.
Non dimenticare che un fastidio occasionale all’articolazione mandibolare oppure ai muscoli della masticazione è comune e non desta particolare preoccupazione. Molti individui affetti da DTM migliorano con il trattamento. Spesso i problemi si risolvono da soli nel corso delle settimane o dei mesi.
Che cosa causa i DTM?
Non tutte le cause dei DTM sono note. Alcune cause possibili sono le lesioni all’area mandibolare, varie forme di artrite, alcuni interventi dentali, lo stiramento della mandibola (come conseguenza di movimenti quale l’inserimento di un respiratore prima di un intervento chirurgico) e il serraggio o il digrignamento dei denti, soprattutto durante il sonno.
Come vengono trattati i DTM?
In base alle fonti di salute pubblica, i trattamenti dei DTM devono essere reversibili ogniqualvolta possibile. Ciò significa che il trattamento non deve causare cambiamenti permanenti alla mandibola o ai denti. Non è provato che i trattamenti irreversibili funzionino. Inoltre, questi potrebbero addirittura peggiorare il problema.
- Trattamenti reversibili:
Antidolorifici da banco
Farmaci su prescrizione
Esercizi delicati di stretching e rilassamento della mandibola
Placche di stabilizzazione (placca di svincolo, bite)
- Trattamenti irreversibili:
Regolazione dell’occlusione tramite la levigazione dei denti
Interventi odontoiatrici importanti
Placche di riposizionamento mandibolare
Ortodonzia
Interventi chirurgici, compresa la sostituzione di tutta o di parte dell’articolazione mandibolare
I trattamenti sono coperti dall’assicurazione?
Molti piani di assicurazione medica e dentale non coprono il trattamento dei disturbi all’articolazione e ai muscoli mandibolari oppure coprono solo alcuni interventi. Contatta la tua compagnia assicurativa per scoprire quali trattamenti sono inclusi.
Che cos’è la lingua a carta geografica?
Molti fattori possono causare infezioni nella bocca, ma uno dei disturbi orali dall’aspetto più bizzarro non è connesso a un’infezione e non è un indizio di cancro. Difatti, la maggior parte delle persone affette da lingua a carta geografica è per altri versi sana.
La lingua a carta geografica si verifica quando le papille (ossia, le piccole protuberanze che coprono la lingua) scompaiono dalla lingua in alcune zone a caso e lasciano macchie rosse e lisce di varie dimensioni che ricordano una mappa geografica. Queste macchie possono cambiare forma o dimensione di giorno in giorno. Questo disturbo non è sempre doloroso, ma alcuni individui segnalano fastidio e bruciore alla lingua che possono peggiorare quando si consumano alimenti caldi o piccanti.
La motivazione alla base della perdita delle papille continua a essere incerta. Tuttavia, alcuni studi hanno dimostrato che questo disturbo si presenta ripetutamente nelle famiglie. Altre cause possibili comprendono lo stress, le allergie e i cambiamenti ormonali. Inoltre, il fumo e il consumo di alcol possono peggiorare l’irritazione.
Se i sintomi persistono per più di dieci giorni, consulta il tuo dentista per escludere qualsiasi disturbo serio in materia di salute orale. La lingua a carta geografica si risolve senza bisogno di trattamento dopo pochi mesi e la lingua torna ad avere un aspetto normale. Se hai la lingua a carta geografica, puoi ridurre il fastidio evitando alimenti piccanti, alcol e tabacco.
Cause e trattamento della lingua nera villosa
Cause della lingua nera villosa
La lingua nera villosa è un disturbo temporaneo e innocuo che è spesso causato dall’eccessiva proliferazione di batteri nella bocca.
Determinati tipi di batteri si accumulano sulle papille (ossia, le piccole protuberanze che coprono la lingua) e creano pigmenti a base di globuli rossi che possono far sembrare nera la lingua. Inoltre, se viene inibita la normale caduta dello strato cellulare esterno della lingua, le papille diventano più grandi e la lingua può sembrare “villosa”.
Nessuno sa per certo quali sono le cause della lingua nera villosa. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che può essere causata da un cambiamento nei normali batteri della bocca dovuto all’uso di antibiotici per un disturbo medico oppure all’assunzione di prodotti che contengano bismuto, come il subsalicilato di bismuto.
Altre cause possibili della lingua nera villosa sono il fumo o il consumo di altri prodotti a base di tabacco, l’assunzione di quantità eccessive di caffè e tè e una mancata routine regolare di igiene orale quotidiana.
Paradossalmente, l’alito cattivo cronico non è associato alla lingua nera villosa. Tuttavia, l’uso eccessivo di certi collutori può aumentare il rischio. Se consumati in quantità eccessive, i collutori che contengono sostanze astringenti (come il mentolo o l’amamelide) oppure agenti ossidanti forti come il perossido possono aumentare il rischio di sviluppare la lingua nera villosa.
Come si tratta la lingua nera villosa?
Spazzola delicatamente la lingua con uno spazzolino da denti due volte al giorno durante la tua routine quotidiana di igiene orale. Quando il problema è rientrato, continua comunque a spazzolare la lingua per prevenire una recidiva della lingua nera villosa.
Se la discolorazione persiste, consulta il tuo dentista.
Diabete e salute orale
Fai attenzione
Vari tipi di problemi di salute contribuiscono a una scarsa guarigione dei tessuti orali. Le persone affette da diabete devono essere consapevoli di essere a rischio di una guarigione più difficile in caso di qualsiasi tipo di problema dentale. Secondo la Mayo Clinic, gli studi hanno dimostrato che gli individui affetti da diabete di tipo 2 hanno una probabilità di sviluppare la gengivite tre volte superiore rispetto alle persone che non sono affette da diabete. Le persone affette da diabete possono essere più suscettibili alle infezioni e possono impiegare più tempo per guarire. Inoltre, un’igiene orale scadente può anche rendere il diabete più difficile da controllare. Un’infezione dovuta alla parodontite può avere un impatto sul bisogno di insulina.
Parliamo di diabete
Il diabete è uno dei disturbi endocrini più comuni. Le persone affette da diabete sono maggiormente a rischio di infezioni e spesso soffrono di bocca secca, il che può promuovere lo sviluppo di carie e gengiviti. Inoltre, dal momento che le persone affette da diabete sono anche predisposte a una scarsa guarigione dei tessuti orali, la gengivite può essere più difficile da trattare in questi individui. Ecco perché una routine regolare di igiene orale è particolarmente importante. Se hai denti o gengive sensibili, scegli uno spazzolino con le setole morbide e un filo interdentale morbido per ridurre al minimo il fastidio.
Dillo al tuo dentista
Se hai il diabete, assicurati di dirlo al tuo dentista. Questi potrebbe chiederti di vedere i risultati di un esame del sangue per capire quanto è sotto controllo il tuo disturbo. Un livello di emoglobina A1C inferiore al 7% viene considerato come diabete ben controllato, mentre livelli pari o superiori all’8% indicano uno scarso controllo. La maggior parte delle persone affette da diabete non ha bisogno di assistenza dentale speciale. Tuttavia, parlane con il tuo dentista e il tuo medico per assicurarti che non ci siano consigli particolari indicati per il tuo caso e prenota controlli regolari per una pulizia dei denti approfondita. Inoltre, se ti sottoponi a interventi di ortodonzia e soffri di diabete, assicurati di controllare immediatamente con il tuo dentista se ci sono fili o attacchi danneggiati in modo che questi possano essere riparati prima che si formi un’ulcera.
Perché i collutori al fluoro possono essere indicati per i pazienti diabetici
Una pulizia regolare dei denti è particolarmente importante per le persone affette da diabete poiché queste soffrono spesso di bocca secca, o xerostomia.
La bocca secca cronica può causare la carie dal momento che non c’è abbastanza saliva per rimuovere i residui di cibo e i batteri e tamponare l’acido che causa la carie. Se hai il diabete e soffri spesso di bocca secca, è possibile che il tuo dentista o il tuo igienista dentale ti consiglino un collutorio al fluoro. La maggior parte dei collutori al fluoro presenta dolcificanti artificiali che non hanno alcun impatto sui livelli di glicemia. Tuttavia, non dimenticare che alcuni collutori possono contenere zuccheri, il che potrebbe avere un impatto sul controllo del glucosio nelle persone affette da diabete. Nel complesso, i collutori al fluoro sono sicuri da usare. Non dimenticare però di seguire le istruzioni e di non ingerire il collutorio.
In alternativa, è possibile che i pazienti affetti da diabete traggano vantaggio da trattamenti al fluoro che li proteggano dalle carie. Il modo migliore per prevenire la carie e la parodontite nelle persone affette da diabete è seguire una routine costante di igiene orale che comprenda la pulizia dei denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro e l’uso del filo interdentale tutti i giorni.
Se hai il diabete e tendi ad avere la bocca secca, prova a pulire i denti e a usare il filo interdentale più spesso per eliminare i residui di cibo e i batteri. Valuta se usare uno spazzolino con le setole da medie a morbide per evitare di irritare le gengive.
Effetti collaterali sull’igiene orale associati al cancro
Secondo le statistiche di salute pubblica, circa una persona su tre fra quanti si sottopongono al trattamento per il cancro sviluppa un qualche tipo di complicazione orale. Queste complicazioni possono andare da una gengivite lieve a infezioni orali gravi e possono interferire con il trattamento per il cancro e con la qualità di vita generale del paziente.
Se possibile, programma qualsiasi procedura dentale invasiva, come ad esempio la devitalizzazione, prima di cominciare la chemioterapia dal momento che un’infezione dentale non trattata può diventare più grave come effetto collaterale dei farmaci contro il cancro.
Quando cominci la chemioterapia, controlla la bocca ogni giorno per verificare se sono presenti ulcere o altri problemi. Tutti rispondono alla chemioterapia in maniera diversa ed è possibile che tu sviluppi effetti collaterali orali solo per un periodo di tempo limitato oppure per tutta la durata del trattamento per il cancro.
Assicurati di tenere sempre aggiornato il tuo oncologo in merito a qualsiasi cambiamento nella tua salute orale e di mettere in contatto il tuo dentista e il tuo oncologo affinché questi possano coordinarsi per quanto riguarda tua assistenza se si verificano problemi di tipo dentale durante la chemioterapia.
Gli effetti collaterali orali associati alla chemioterapia comprendono anche:
Bocca secca
Dolore alla bocca e all8e gengive
Infezione orale
Cambiamenti nel senso del gusto
Bruciore o gonfiore della lingua
Puoi alleviare questi effetti collaterali con una routine costante di igiene orale che comprenda la pulizia dei denti due volte al giorno e l’uso del filo interdentale. Inoltre, un trattamento al fluoro a domicilio può aiutarti a prevenire le carie ed è spesso consigliato nei pazienti sottoposti a radioterapia.
Opzioni di assistenza dentale dai costi contenuti
Che cosa devi sapere
Per chi ha risorse finanziarie limitate, prendersi cura di un problema dentale oppure andare dal dentista per l’assistenza preventiva tende a scivolare verso il basso nell’elenco delle priorità.
Tuttavia, prendersi cura dei denti in maniera costante costa meno che aspettare che si manifesti un problema dentale grave. Inoltre, l’igiene orale è importante per la salute complessiva. E quindi, se tu o una persona che conosci evitate di andare dal dentista perché non avete l’assicurazione oppure non pensate di potervelo permettere, prendete in considerazione queste opzioni:
Opzioni da valutare
Scuole di odontoiatria. Molte scuole di odontoiatria mettono a disposizione cliniche per i pazienti e offrono assistenza dentale di qualità a costi ridotti. Verifica con la tua università locale se offre una clinica collegata alla scuola di odontoiatria oppure chiedi a un centro sanitario comunitario di zona.
Non fermarti alla prima opzione. Valuta il costo complessivo dell’assistenza dentale calcolando anche il costo del trasporto per arrivare allo studio e la convenienza degli orari offerti.
Confronta varie opzioni. Se vuoi confrontare le tariffe per i servizi, chiama vari uffici e chiedi qual è il costo di un servizio standard, come ad esempio una visita preventiva che comprenda una pulizia professionale oppure raggi X completi. Se scegli un dentista che fa parte del piano di assicurazione offerto dal tuo posto di lavoro, è possibile che i controlli e le pulizie siano coperti due volte l’anno.